Fusione AEB-A2A: tre consiglieri comunali di Lissone chiedono di essere parti civili. Prossima udienza a Settembre
SEREGNO – Per la fusione sospetta fra AEB e A2A, dopo i Comuni di Seregno e Limbiate, presentano la richiesta di costituirsi parti civili anche quelli di Desio, Varedo e Bovisio Masciago.
Grande assente il Comune di Lissone, secondo socio per importanza della multiutility a cui è affidata la fornitura e la gestione dei servizi del gas metano, dell’energia elettrica e della raccolta dei rifiuti in Brianza e al suo posto hanno chiesto di essere riconosciuti come parti civili tre consiglieri comunali, di cui uno di maggioranza. Come ha già fatto l’ex consigliere comunale seregnese Tiziano Mariani, uno dei primi a puntare il dito contro l’aggregazione, realizzata, per la Procura monzese, “al solo fine di favorire la società A2A” con un danno complessivo per AEB “non inferiore a 60 milioni di euro” e con “l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di AEB non inferiore a 5,7 milioni di euro” e amministrativamente bocciata fino in Cassazione perché occorreva una gara pubblica per la selezione del socio privato ad opera di un’azienda a controllo pubblico.
Il punto sulle richieste di costituzione di parte civile è stato fatto questa mattina all’udienza preliminare davanti alla giudice del Tribunale di Monza Elena Sechi. Ha sorpreso la richiesta presentata dai consiglieri comunali lissonesi Antonio Erba e Marino Nava di due liste civiche di minoranza, ma anche dal collega di una lista civica rappresentata nella maggioranza e che esprime anche la presidenza del consiglio comunale, Daniele Fossati, rappresentati dall’avvocato Alessandro D’Addea. “Di fronte al silenzio dell’amministrazione comunale di Lissone, rimasta l’unica inerte, con la espressa sola intenzione di valutare un’eventuale causa civile di risarcimento dei danni, abbiamo deciso di presentare noi la richiesta di costituirci parti civili a favore della cittadinanza e nei confronti soltanto degli imputati legati alle società – sostiene Antonio Erba – L’eventuale risarcimento dei danni verrà devoluto ad associazioni lissonesi”.
Le richieste non presentate dai Comuni sono state oggetto di discussione da parte della difesa degli imputati, che non le ritiene ammissibili. La giudice si esprimerà nella prossima udienza fissata a settembre.
( Fonte Il Giorno – Stefania Totaro )