SEREGNO – “SEREGNOPOLI ” PARLA RIMOLDI CONSULENTE DELLA PROCURA
MILANO – E’ proseguito sabato 20 giugno, presso l’aula bunker 1 del carcere di San Vittore, il processo “Seregnopoli” che vede coinvolti 15 soggetti tra cui l’ex sindaco Edoardo Mazza (Forza Italia), l’imprenditore Antonino Lugarà ed altri 13 imputati di minor rilevanza tra cui l’ex vicesindaco Giacinto Mariani (Lega).Durante l’udienza ha deposto, in qualità di consulente della Procura della Repubblica di Monza, l’architetto Giacinto Rimoldi (che collabora con le Procure di Milano, Novara, Bergamo e Monza sin dal 1992 ) relativamente l’area “ex Dell’Orto Pullman”, di 5.000 mq, sita tra la via Valassina e la via Dell’Oca.
Il consulente riferisce che l’area sopraccitata è stata acquistata il 1 agosto 2008 dalla società GAMM, riconducibile al Lugarà, area inquadrata come settore produttivo nel PRG vigente dell’epoca. Successivamente, il 20 dicembre 2012, la GAMM stipula un preliminare di vendita con la IN’s Supermercati : in tale preliminare la vendita è subordinata al fatto che la parte venditrice avesse ricevuto dal Comune le debite autorizzazioni per il cambio di destinazione d’uso, da produttivo a commerciale, per poter permettere all’acquirente l’esercizio della propria attività.
Tra il 2013 e il 2015 il vecchio PRG, oggi PGT, viene modificato e tra adozione ed approvazione finale varia nel dettaglio l’art. 15. Con tale modifica viene permessa la possibilità di riconvertire le aree cosiddette dismesse non in base al microtessuto di appartenenza ma in base al tessuto di espansione (produttivo o polifunzionale).
Durante il rifacimento del PGT ci sono due osservazione da parte della GAMM che sono state parzialmente accolte a valle delle controdeduzioni presentate dagli uffici comunali. Il PGT così approvato in via definitiva non permette la possibilità di edificare l’immobile per l’attività commerciale oggetto del preliminare di vendita per cui la GAMM procede, il 17 marzo 2015, a presentare un Piano Attuativo (PAP) con la richiesta di cambiare la destinazione d’uso dell’area riproponendo, tramite tale piano, la richiesta fatta in sede di osservazioni del PGT e non accettata dal Comune. Il piano viene adottato dalla giunta in carica a luglio 2015, poco dopo la vittoria elettorale del 14 giugno 2015, e approvato in via definitiva ad ottobre 2015: in questo modo l’area da produttiva/polifunzionale passa interamente a polifunzionale. L’Architetto Rimoldi, dopo aver ricostruito quanto sopra, spiega quelle che sono – secondo lui – le anomalie presenti e riportate nella sua relazione finale:
1) L’intero iter del Piano, dalla presentazione all’approvazione finale, è stato molto rapido rispetto alle complessità dello stesso (da marzo 2015 ad ottobre 2015). Se si fosse fatta una variante al PGT i tempi sarebbero stati maggiori;
2) L’art.15 così modificato allarga le possibilità di costruire;
3) Le deliberazioni non potevano essere di Giunta ma di Consiglio Comunale in quanto oggetto di variante del PGT (che non è nelle facoltà della sola Giunta). La Giunta deliberando da sola ha ritenuto che il Piano fosse conforme al PGT e che non vi fosse necessità di variante;
4) Modifiche alla viabilità della via Dell’oca senza variante al PGT e senza l’esistenza di un Piano Urbano del Traffico (PUT). Terminata l’esposizione dell’architetto Rimoldi è iniziato il controesame del teste-consulente da parte degli avvocati difensori, alcuni dei quali si sono avvalsi a loro volta di un consulente tecnico di parte con il compito di interfacciarsi con il consulente della Procura. Tra i consulenti di parte da segnalare la presenza dell’architetto Piergiorgio Borgonovo, conosciuto in città perchè facente parte del gruppo ” Ripartiamo Insieme” che in consiglio comunale sostiente l’amministrazione guidata da Alberto Rossi. Il Borgonovo è stato chiamato come tecnico, dalla difesa dell’imputato ingegner Carlo Santambrogio, ex dirigente reggente dell’urbanistica .
Il consulente riferisce che l’area sopraccitata è stata acquistata il 1 agosto 2008 dalla società GAMM, riconducibile al Lugarà, area inquadrata come settore produttivo nel PRG vigente dell’epoca. Successivamente, il 20 dicembre 2012, la GAMM stipula un preliminare di vendita con la IN’s Supermercati : in tale preliminare la vendita è subordinata al fatto che la parte venditrice avesse ricevuto dal Comune le debite autorizzazioni per il cambio di destinazione d’uso, da produttivo a commerciale, per poter permettere all’acquirente l’esercizio della propria attività.
Tra il 2013 e il 2015 il vecchio PRG, oggi PGT, viene modificato e tra adozione ed approvazione finale varia nel dettaglio l’art. 15. Con tale modifica viene permessa la possibilità di riconvertire le aree cosiddette dismesse non in base al microtessuto di appartenenza ma in base al tessuto di espansione (produttivo o polifunzionale).
Durante il rifacimento del PGT ci sono due osservazione da parte della GAMM che sono state parzialmente accolte a valle delle controdeduzioni presentate dagli uffici comunali. Il PGT così approvato in via definitiva non permette la possibilità di edificare l’immobile per l’attività commerciale oggetto del preliminare di vendita per cui la GAMM procede, il 17 marzo 2015, a presentare un Piano Attuativo (PAP) con la richiesta di cambiare la destinazione d’uso dell’area riproponendo, tramite tale piano, la richiesta fatta in sede di osservazioni del PGT e non accettata dal Comune. Il piano viene adottato dalla giunta in carica a luglio 2015, poco dopo la vittoria elettorale del 14 giugno 2015, e approvato in via definitiva ad ottobre 2015: in questo modo l’area da produttiva/polifunzionale passa interamente a polifunzionale. L’Architetto Rimoldi, dopo aver ricostruito quanto sopra, spiega quelle che sono – secondo lui – le anomalie presenti e riportate nella sua relazione finale:
1) L’intero iter del Piano, dalla presentazione all’approvazione finale, è stato molto rapido rispetto alle complessità dello stesso (da marzo 2015 ad ottobre 2015). Se si fosse fatta una variante al PGT i tempi sarebbero stati maggiori;
2) L’art.15 così modificato allarga le possibilità di costruire;
3) Le deliberazioni non potevano essere di Giunta ma di Consiglio Comunale in quanto oggetto di variante del PGT (che non è nelle facoltà della sola Giunta). La Giunta deliberando da sola ha ritenuto che il Piano fosse conforme al PGT e che non vi fosse necessità di variante;
4) Modifiche alla viabilità della via Dell’oca senza variante al PGT e senza l’esistenza di un Piano Urbano del Traffico (PUT). Terminata l’esposizione dell’architetto Rimoldi è iniziato il controesame del teste-consulente da parte degli avvocati difensori, alcuni dei quali si sono avvalsi a loro volta di un consulente tecnico di parte con il compito di interfacciarsi con il consulente della Procura. Tra i consulenti di parte da segnalare la presenza dell’architetto Piergiorgio Borgonovo, conosciuto in città perchè facente parte del gruppo ” Ripartiamo Insieme” che in consiglio comunale sostiente l’amministrazione guidata da Alberto Rossi. Il Borgonovo è stato chiamato come tecnico, dalla difesa dell’imputato ingegner Carlo Santambrogio, ex dirigente reggente dell’urbanistica .
Il processo continuerà il 15 luglio in quel di Monza con il proseguo del controesame.
( Davide Vismara )