Politica

La Scuola di Formazione Politica brianzola come “buona pratica” per i più giovani, anche sui valori dell’Europa

L’esperienza nata nella Camera del Lavoro di Monza è giunta all’undicesimo appuntamento: dopo l’edizione speciale dedicata alle istituzioni europee, nel 2025 si parlerà di Costituzione nell’anno dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo

MONZA – La Scuola di Formazione Politica dell’Associazione Alisei e della Cgil Monza Brianza è stata menzionata come “buona pratica” a Ventotene in occasione del convegno nazionale “Quale futuro per l’Europa” organizzato dalla Cgil con il patrocinio del Comune di Ventotene e della provincia di Perugia. L’evento si è svolto a margine del seminario federalista europeo dell’Istituto Altiero Spinelliche anche quest’anno ha coinvolto in un percorso formativo della durata di una settimana centinaia di giovani provenienti da tutta Europa.

Il Manifesto “Per un’Europa libera e unita” è un documento ancora molto attuale. Fu scritto da Altiero SpinelliErnesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941 durante il periodo di confino presso l’isola di Ventotene e diffuso grazie a Ursula Hirschmann. Attorno a questo importante testo, fondativo per l’Europa, si era sviluppata la decima edizione della Scuola di Formazione organizzata dalla Camera del Lavoro di Monza. A conclusione del percorso e grazie alla collaborazione con l’Area politiche europee e internazionali della Cgil nazionale, una allieva ha potuto continuare la formazione proprio a Ventotene con una speciale borsa di studio.

“Dall’isola del confino e della speranza un ponte verso Bruxelles, dove dare cittadinanza a una Unione di pace, diritti e giustizia sociale: a Ventotene si respira lo spirito di un’Europa possibile, quella politica, capace di superare vecchie logiche di austerità per completare un progetto incompiuto che abbia al centro la pace e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori”, hanno dichiarato i dirigenti della Cgil nazionale come Andrea Malpassi, che ha aggiunto: “Crediamo nell’Europa giusta, per questo anche qui a Ventotene rinnoviamo il nostro impegno e lo sforzo nel mettere in collegamento le grandi politiche europee con le proposte che provengono dai territori, i bisogni delle persone e le idee che recuperano lo spirito del Manifesto. Politiche che consentano la ridistribuzione e permettano di accompagnare le lavoratrici e i lavoratori nei grandi processi di transizione ecologica e digitale e nella costruzione di una pace possibile”.

La Cgil è parte attiva di queste giornate di approfondimento e formazione che si svolgono a Ventotene e quest’anno si è aggiunto, a settimana seminariale conclusa, un confronto presso la sala consiliare del Comune di Ventotene per riflettere sul futuro dell’Europa con gli interventi di Giuseppe Pepe, vicesindaco di Ventotene, Filippo Ciavaglia, dell’Area internazionale della Cgil nazionale, Francesco Sinopoli, presidente della Fondazione Di Vittorio, Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo, Gianluca Torelli, responsabile delle politiche giovanili della Cgil, Giuseppe Massafra, segretario della Cgil Latina e Frosinone, Simone Pampanelli, segretario della Cgil a Perugia, il già citato Malpassi, dell’Area internazionale della Cgil nazionale e Teresa Pampena di Anpi.

A rappresentare la Camera del Lavoro di Monza e a ritirare la targa in ricordo dell’appuntamento Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei.

“Come Cgil di Monza e Brianza da anni investiamo in una scuola di formazione dedicata ai giovanissimi. Negli ultimi anni, grazie all’Area politiche europee e internazionali della Cgil nazionale, abbiamo ampliato il nostro sguardo alle dinamiche internazionali e alle politiche europee. Quest’anno siamo a Ventotene per la prima volta e siamo stati citati come buona pratica. È un grande orgoglio e ci dà la carica giusta per immaginare la prossima edizione, quella del 2025, quando parleremo di Costituzione nell’anno dell’ottantesimo anniversario della Liberazione”, dichiara Garofalo.

Alla chiusura della manifestazione, i partecipanti hanno posto una corona di fiori al monumento dedicato ai confinati politici, lì dove è posta anche la targa in ricordo di Giuseppe Di Vittorio, dirigente sindacale e deputato della Costituente “che al confino nell’isola di Ventotene consolidò i suoi ideali di democrazia e di libertà”.

“La decima edizione della Scuola ha voluto riservare ai giovani un luogo per ragionare di Europa in modo consapevole e non retorico”, dichiara Walter Palvarini, segretario generale della Camera del Lavoro di Monza, che aggiunge: “Per garantire un futuro all’Europa, bisogna lavorare per la pace e investire nello stato sociale e nel benessere delle persone: ci sono sempre più conflitti armati e commerciali con Paesi che hanno dimensioni continentali, la nostra forza sarebbe un’Europa unita  che crede nei beni pubblici”.