Economia

Germania, crisi profonda: si rischia il crollo dell’economia

In Germania si assiste a un calo dell’attività economica che, per il secondo mese consecutivo, è in netta contrazione: per gli analisti il quadro è drammatico.

22 Agosto 2024

In Germania l’economia continua ad accusare una netta contrazione, con i dati dell’ultimo sondaggio Pmi “flash” Hcob elaborato da S&P Global che mostrano come, anche ad agosto, l’attività commerciale tedesca abbia subito un calo per il secondo mese consecutivo. Ad aumentare sono stati solo il ritmo della contrazione, le spese medie per beni e servizi, mentre scende rapidamente l’occupazione. Secondo diversi analisti, in Germania si starebbe assistendo a un vero e proprio crollo dell’economia, con gli sviluppi che potrebbero mettere in serie difficoltà l’intero sistema economico.

Il calo dell’economia tedesca

Per comprendere il calo, o per meglio dire la contrazione, dell’economia della Germania è sufficiente guardare ai dati forniti da S&P Global. Ad agosto 2024 la contrazione registrata già a luglio ha trovato conferma, aumentando però leggermente il proprio ritmo. Una velocità maggiore viene registrata anche nella diminuzione dell’occupazione, che è scesa a una velocità di crociera maggiore rispetto agli ultimi quattro anni. Manca, in questo caso, un senso di ottimismo che spinga le imprese tedesche a fare investimenti prospettici per il prossimo anno. Male anche i prezzi, con le spese medie di beni e servizi che sono aumentate a un ritmo che decisamente più rapido rispetto a quanto avvenuto negli ultimi sei mesi. Restano comunque in media con la serie di lungo periodo.

La crisi della Germania in numeri

Nell’ economia tedesca  in difficoltà c’è un dato cui molto analisti danno maggiore importanza, ovvero l’indice Hcob flash composito. Anche in questo caso ad agosto 2024 è stata registrata una contrazione che porta il valore sotto ai 50 punti per il secondo mese consecutivo. È, nello specifico, a 48,5 punti, mentre a luglio 2024 era a 49,1, con le stime di agosto che lo davano in salita a 49,2 punti, ma così non è stato. E ancora, il Pmi manifatturiero è sceso ad agosto a 42,1 punti rispetto ai 43,2 di luglio (le attese erano a 43,5), mentre il Pmi servizi è passato da 52,5 punti di luglio a 51,4 di agosto (le previsioni lo davano a 52,3 punti).

( Fonte Ansa)