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Fusione A2A-AEB: Tiziano Mariani non ammesso come parte civile. “Sto valutando di ricorrere alla Corte Europea dei diritti dell’uomo”

Apprendo che la giudice del Tribunale di Monza Elena Sechi non mi ha ammesso come parte civile nel procedimento penale che vede il sindaco di Seregno Alberto Rossi tra gli imputati, con l’accusa di turbativa d’asta, per la fusione tra A2A e AEB. La giudice ha ritenuto di ammettere parte civile il Comune di Seregno che, attraverso il legale designato dallo stesso Comune, ha chiesto un risarcimento per tutti i cittadini seregnesi di ben 31.820.000 euro a Rossi e agli altri imputati ” dichiara Tiziano Mariani, ex consigliere comunale di Noi x Seregno e promotore dei primi ricorsi contro l’aggregazione, realizzata, secondo la Procura monzese, “al solo fine di favorire la società A2A” con un danno complessivo per AEB “non inferiore a 60 milioni di euro” e con “l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di AEB non inferiore a 5,7 milioni di euro” e amministrativamente bocciata fino in Cassazione perché occorreva una gara pubblica per la selezione del socio privato ad opera di un’azienda a controllo pubblico.
Pur rispettando la decisione del Tribunale – conclude Mariani – non posso non sottolineare con forza le sofferenze patite in questi anni da me e dai miei cari dopo aver ottenuto ragione fino alla sentenza definitiva dalla Corte di Cassazione, sentenza però mai applicata dagli organi predisposti dallo Stato. Per questo con i miei avvocati sto valutando di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.