SEREGNO – ( Lucia Landoni – Repubblica.it ) – Dopo quello di Arcore, contestato dalla Lega, un altro presepe brianzolo fa discutere: si tratta di quello realizzato dalla onlus Gruppo Solidarietà Africa nell’Abbazia di San Benedetto a Seregno ( foto GSAfrica ). Anche in questo caso la Natività è stata rappresentata su un barcone carico di migranti in viaggio verso l’Europa. Nei giorni scorsi, però, qualcuno ha manomesso il presepe, indirizzando la prua della barca verso l’Africa: “Il significato del gesto è chiaro. Chiunque l’abbia fatto vuole che i migranti se ne tornino a casa loro. Hanno anche manipolato i personaggi, spostandoli rispetto alla posizione in cui li avevamo messi noi. Non parlerei di un atto di vandalismo, ma di una stupida bravata messa in atto mentre la chiesa non era presidiata da nessuno – spiega Paolo Viganò, presidente del Gruppo Solidarietà Africa – Tra l’altro l’obiettivo della nostra onlus è appunto quello di migliorare le condizioni di vita di queste persone nei loro Paesi d’origine, intervenendo in particolare sulla situazione sanitaria. Non siamo presepisti e non vogliamo fare politica, ma solo lanciare un messaggio di accoglienza. Abbiamo ricevuto molti complimenti per la nostra idea fuori dagli schemi e la comunità ci ha dimostrato vicinanza e sostegno dopo la manomissione del presepe, che abbiamo ovviamente già risistemato”
La notizia della manomissione del presepe è rimabalzata sui social: scrive C.M. su Facebook : ” Ancora una volta Seregno finisce sui quotidiani. Perchè sì, il Natale è magico.Il seregnese medio, quello più cattivo, non è di certo un paladino dell’accoglienza perché sulla bocca ha sempre stampato un sincero “tornatene a casa tua”, anche se poi davanti ha una persona di Catanzaro. Un extracomunitario insomma. Ma arrivare a manomettere il presepe del Gruppo Solidarietà Africa realizzato all’interno dell’Abbazia San Benedetto (imbarazzante anche il fatto che questo gesto d’odio sia stato messo in atto in un luogo di questo tipo), facendo simbolicamente tornare “a casa loro” un barcone di migranti, è proprio da provocatori nati, oltre che da veri imbecilli da premiare con una bella medaglia Ben vengano onlus come il GSA, ben venga l’accoglienza”. A.M. aggiunge : ” Vedendo i precedenti trascorsi, propongo un gemellaggio Como – Seregno ”
( pagina Facebook del GSAfrica ) Il Presepio in Abbazia San Benedetto per il Natale 2017 raffigura la Sacra Famiglia a bordo di una delle famose barche in partenza dalle coste nord africane, verso un destino incerto ma, almeno nelle speranze di chi viaggia, migliore di quello che si lasciano alle spalle.
Chi intraprende questo viaggio fugge da povertà, persecuzione, discriminazione e ignoranza. Lo fa per se stesso e per i parenti che sono rimasti in terra natia.
Accade però che spesso ad accoglierli ci siano le stesse condizioni del loro paese d’origine, solo declinate “all’occidentale”, in nome di un innato sentimento di repulsione per il diverso.
E’ chiaro: noi dobbiamo essere irreprensibili nell’applicare la nostra legge e i nostri principi nei confronti di coloro che non sono in diritto di trattenersi nella nostra società o vengono per delinquere. Ma abbiamo la responsabilità di essere ugualmente forti e attenti nel dare una risposta a chi cerca la vita, la salute e la dignità, profugo e rinnegato come la Famiglia di Betlemme.
Il GSA presta la sua piccola opera nei paesi da cui molti di questi migranti provengono, per creare lì le condizioni sanitarie e sociali affinchè chi vi è nato non debba separarsi dalla sua terra e dalla sua famiglia.
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