BRIANZA – CORONAVIRUS: L’ASSESSORE GALLERA FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
BRIANZA – MILANO – L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha aggiornato ieri sera il numero dei casi lombardi di Coronavirus.
I casi nello specifico:
– i casi positivi sono 2.251
– i deceduti 98, tutte persone anziane con un quadro clinico già compromesso. L’87% ha più di 75 anni, l’11% ne ha fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64
– i dimessi e trasferiti al domicilio 376 (126 in più in un solo giorno)
– in isolamento domiciliare 364
– in terapia intensiva 244
– i ricoverati non in terapia intensiva 1.169
– i tamponi effettuati 12.354
– personale sanitario positivo è pari al 12% del totale
– 11.000 persone in sorveglianza volontaria
I casi per provincia:
BG 537 +114 casi (soprattutto nord est provincia di Bergamo)
BS 155
CO 11
CR 406
LC 8
LO 658
MB 19
MI 197 di cui 86 a Milano città
MN 26
PV 151
SO 4
VA 17
e 62 in corso di verifica.
Gallera ha anche ricordato che la Lombardia sta facendo uno sforzo straordinario per reperire nuovi medici. “In due giorni – ha spiegato – ne sono stati assunti 136, fra questi a Lodi sono arrivate 83 nuove unità (19 medici, 47 infermieri e 17 OSS) e tra questi 5 medici e 8 infermieri dell’esercito che sta arrivando in aiuto anche a Seriate con 10 medici e 8 infermieri che entreranno in servizio domani. Anche a Crema, Seriate e Cremona sono stati assunti 39 medici, 78 infermieri e 18 OSS”.
L’assessore ha quindi sottolineato la “solidarietà del sistema”, a Lodi infatti sono arrivati medici e infermieri dal Besta, dal gruppo San Donato, da Pavia, dal Fatebenefratelli, dal Niguarda e altre strutture ancora.
“Siamo davanti ad un grande sforzo corale – ha detto – e il sistema regge anche se gli afflussi nei pronto soccorso nelle strutture frontiera continuano a essere di 50/70 nuovi pazienti che entrano con complicazioni polmonari”.
“Ogni aiuto e contributo da specializzandi, medici in quiescenza, ONG è molto ben gradito – ha aggiunto l’assessore – e avremmo la possibilità di aprire nuovi posti letto, ma ci mancano le forze. Abbiamo bisogno delle migliori energie perchè qualsiasi contributo, da specializzandi a medici in pensione alle Ong, non solo è benvenuto, ma assolutamente necessario”.
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