Economia

Bovisio – Motori spenti e climatizzatori accesi: la rivoluzione dell’ammoniaca

L’obiettivo? Avere veicoli climatizzati anche in parcheggio. La startup brianzola MT4 Innovation sta lavorando a un sistema refrigerante che abbatte le emissioni

Bovisio Masciago (Monza e Brianza) – L’aria condizionata del camper o del camion accesa, il motore spento. Per consumare meno energia, senza emissioni nocive all’ambiente. Con notevoli vantaggi, dunque, quando il caldo aumenta e la climatizzazione dei veicoli viene utilizzata per molte ore al giorno, sfruttando l’ammoniaca. Questa l’innovazione a cui ha lavorato la start-up MT4 Innovation Srl con sede operativa a Bovisio Masciago, con un progetto che vuole cambiare la climatizzazione di camion, camper, veicoli speciali, finanziato dal bando Brevetti+ del Mise, il Ministero dello sviluppo economico.

L’obiettivo? Avere veicoli climatizzati anche in parcheggio risolvendo i problemi di autonomia, eliminando la necessità di accendere il motore del mezzo o attivare rumorosi e inquinanti generatori come avviene oggi. I nuovi prodotti derivanti dal progetto miglioreranno la vita di bordo di camionisti e camperisti, rendendo anche i loro mezzi più efficienti durante la guida.

Il progetto, sviluppato con partner di elevato spessore, tra i quali l’Università di Padova, è stato completato con successo ampliandone l’utilizzo, con l’obiettivo di utilizzare la nuova tecnologia per climatizzare le abitazioni, per assurdo anche una tenda nel deserto, a costo zero recuperando quanto necessario al funzionamento da fonti rinnovabili con una combinazione di solare termico, che non usa la luce ma i raggi infrarossi e il fotovoltaico. Per i risultati ottenuti il progetto è stato validato dalla commissione scientifica mondiale della climatizzazione e verrà presentato alla ISHPC2024, conferenza internazionale triennale che in questa edizione si terrà all’Università di Pechino dall’1 al 4 settembre. Inoltre c’è una importante novità nell’applicazione della tecnologia ad assorbimento anche su autovetture a motore termico, ibrido ed elettriche alimentate a idrogeno e fuel cell, tanto da suscitare l’interesse da parte di università anche di Stati uniti, Giappone, India su ogni fronte del progetto.

Ma come funziona? “Rispetto ai climatizzatori attuali funzionanti elettricamente – spiega Luca Barin, titolare dell’azienda ( nella foto ) – utilizzeremo una pompa di calore ad assorbimento in NH3 (soluzione binaria di acqua con bassissima percentuale di ammoniaca) dove la componente elettrica viene sostituita da calore, il quale potrà sia essere recuperato dal veicolo in marcia, sia generato a mezzo fermo utilizzando un piccolo ed efficiente bruciatore alimentato a idrocarburi, bioetanolo o gas (anche idrogeno), spillati dal serbatoio di bordo. La tecnologia ad assorbimento nel settore industriale del grande freddo sta via via sostituendo i tradizionali impianti a compressore in quanto utilizzabile a costo zero con calore di scarto delle lavorazioni e affidabile, data la notevole riduzione di parti meccaniche in movimento. Inoltre, si utilizzano circuiti a pressione più bassa rispetto ai tradizionali sistemi a compressione di gas e si eliminano così i gas responsabili del riscaldamento climatico”.

E ancora: “Dopo la fase di progettazione stiamo completando un prototipo funzionante a dimostrazione delle qualità della nuova applicazione della tecnologia, che verrà poi presentato alle grandi aziende interessate. E dopo aver ottenuto il primo brevetto sull’utilizzo del nuovo sistema, ne stiamo completando un secondo a copertura del gruppo assorbitore, la di maggior innovazione e che consente di ottenere i risultati richiesti”. Come refrigerante, l’ammoniaca offre quattro distinti vantaggi. “Innanzitutto – continua Barin – ha qualità termodinamiche superiori, pertanto i sistemi di refrigerazione ad ammoniaca consumano meno energia. In secondo luogo, è un refrigerante molto conveniente, compatibile con l’ambiente, non esaurisce lo strato di ozono e non contribuisce al riscaldamento globale. Inoltre l’odore riconoscibile dell’ammoniaca è il suo più grande vantaggio in termini di sicurezza rispetto a quelli inodore: le perdite nei sistemi di refrigerazione ad ammoniaca non possono sfuggire al rilevamento. Il nuovo sistema può essere utilizzato anche per la refrigerazione fino a -40°C”.

( Fonte Il Giorno – Veronica Todaro )