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Rinascita del Seregno Calcio: forse è la volta buona

SEREGNO – Bocca cucita e dita incrociate: per la rinascita del Seregno Calcio, con la denominazione più opportuna che verrà poi individuata, siamo sulla strada giusta. Alla procedura di dialogo competitivo scelta dall’amministrazione comunale per l’affidamento dello stadio Ferruccio e del centro sportivo Seregnello si è presentato infatti un operatore. Uno solo. Con tutto ciò che questo comporta: anche benefici, perché fa pensare che sia davvero interessato e che il confronto con l’amministrazione comunale possa essere proficuo.

Il nome è di quelli che dicono molto agli storici tifosi del 1913 Seregno Calcio: si tratta di Alfredo Varini, imprenditore di Nova Milanese, già vicepresidente del club azzurro. Mastica calcio da una vita, insomma. E oltre a non essere uno sprovveduto è anche persona seria e affidabile.

E’ il caso di sottolineare che, al momento, certezze non ci sono. A parte una: è stato l’unico ammesso alla procedura del dialogo competitivo dalla Cuc (Centrale unica di committenza) della Provincia di Monza e Brianza. Il dialogo competitivo è una formula nuova introdotta di recente dal Codice degli Appalti. Con gli operatori interessati si dà il via a un vero e proprio dialogo su quelle che sono le proposte delle imprese e sulle esigenze dell’amministrazione comunale. Il Comune poi si trova di fronte a tre possibilità: può valutare se elaborare una sua soluzione e chiedere gli operatori di presentare le offerte; può scegliere una delle soluzioni e metterla a gara; infine può anche non sceglierne nessuna e lasciare agli operatori la libertà di elaborare le offerte finali. Una cosa va specificata: non è una procedura “aperta”, possono partecipare solo le imprese selezionate. In questo caso solo Varini.

Di certo la presenza di un unico interessato rende più facile il dialogo. Ed è un beneficio, anche perché c’è da correre: se si vuole iscrivere la squadra già al prossimo campionato, dovendo ripartire proprio da zero, compresa la scelta di tutti i calciatori, non c’è davvero tempo da perdere in discussioni e burocrazia.

( Gualfrido Galimberti )